PYRALVEX FLACONE 10ml 0,5%+0,1% SOLUZIONE GENGIVALE

Pyralvex è una soluzione gengivale che si utilizza nel trattamento di gengiviti, stomatiti, orofaringiti.

9,40

Descrizione

INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Gengiviti, stomatiti, orofaringiti, coadiuvante nella terapia della piorrea alveolare.

CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Non deve essere usato nei bambini al di sotto di 12 anni di età. Con l’applicazione topica di acido salicilico esiste un rischio ipotetico di indurre la Sindrome di Reye. È stata osservata Sindrome di Reye dopo somministrazione orale di dosi più alte di acido salicilico o acido acetilsalicilico nei bambini. Non sono stati riportati casi confermati di Sindrome di Reye associati all’uso di Pyralvex. A causa del contenuto di etanolo il medicinale non è adatto per i pazienti con alcolismo.

POSOLOGIA:
Non superare le dosi consigliate. Adulti e bambini di 12 anni ed oltre: applicare localmente mediante pennellature (dopo aver rimosso eventuali dentiere) sulla zona interessata fino a 3-4 volte al giorno. Non risciacquare la bocca, mangiare o bere immediatamente dopo l’applicazione. Il paziente deve contattare il medico se i sintomi non migliorano. La durata massima del trattamento è di 14 giorni. Bambini al di sotto di 12 anni: controindicato nei bambini di età inferiore ai 12 anni (vedere paragrafo 4.3).

CONSERVAZIONE:
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE:
Non superare la frequenza di applicazioni consigliata. La tossicità da salicilati può manifestarsi qualora venga superata la frequenza suggerita di applicazione. Colorazione dei denti, dentiere e protesi dentarie (vedere paragrafo 4.8). I prodotti per uso topico, specie se applicati per periodi di tempo ripetuti e prolungati, possono dare origine a fenomeni di ipersensibilizzazione. In tal caso, interrompere il trattamento e consultare il medico al fine di instaurare una terapia idonea. Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili, consultare il medico.

INTERAZIONI:
I salicilati sono altamente legati alle proteine plasmatiche e possono spiazzare altri farmaci dai siti di legame. Interazioni clinicamente importanti possono verificarsi con eparina e anticoagulanti orali, ma queste sono dovute principalmente ad un effetto sulla funzione piastrinica, piuttosto che su parametri farmacocinetici.

EFFETTI INDESIDERATI:
Nella classificazione per organi e sistemi, gli effetti indesiderati sono elencati per ordine di frequenza (numero di pazienti che si prevede manifestino la reazione), utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto Raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Disturbi del sistema immunitario: Non nota: Reazioni allergiche Patologie gastrointestinali: Comune: Colorazione temporanea dei denti o della mucosa orale. Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo: Non nota: eruzione cutanea e orticaria Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Molto comune: Sensazione di bruciore transitorio locale nel sito di applicazione Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

SOVRADOSAGGIO:
La tossicità da salicilati può manifestarsi qualora venga superata la frequenza di applicazione. Sovradosaggio associato ad applicazioni locali sono poco probabili, sebbene non sia nota l’entità dell’assorbimento sistemico dell’acido salicilico e dei derivanti antrachinonici. Un sovradosaggio sistemico a seguito di ingestione potrebbe portare a crampi addominali, diarrea e a possibile salicilismo (che si presenta con iperventilazione, tinnito, sordità, vasodilatazione, sudorazione).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare gli effetti sulla gravidanza e/o sviluppo embrionale/fetale. I potenziali rischi per l’uomo sono sconosciuti. È necessario essere prudenti nel prescrivere il medicinale a donne in gravidanza. L’inibizione della sintesi delle prostaglandine potrebbe influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Pertanto, PIRALVEX dovrebbe essere utilizzato solo nel primo e secondo trimestre di gravidanza dopo aver attentamente valutato il rapporto rischio-beneficio. Se PYRALVEX è utilizzato da una donna che cerca di concepire, o durante il primo o il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta bassa e la durata del trattamento la più breve possibile.L’uso di PYRALVEX dovrebbe essere evitato nel terzo trimestre di gravidanza. Durante gli ultimi tre mesi di gravidanza, il meccanismo di azione di questi medicinali può comportare la soppressione del travaglio, il prolungamento della gestazione e un travaglio prolungato. Inoltre, può causare malattie cardiovascolari (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) e tossicità renale (con oliguresi e oligoamnios) nel neonato, aumentata tendenza al sanguinamento nella madre e nel neonato nonchèrischio di formazione di edema nella madre. I glucosidi antrachinonici derivati dal rabarbaro potrebbero essere escreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di PYRALVEX, non è noto se questi o l’acido salicilico siano escreti nel latte materno. È opportuno decidere se continuare l’allattamento al seno o continuare la terapia con PYRALVEX tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia con PYRALVEX per la donna.

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Informazioni aggiuntive

Brand

MEDA PHARMA SPA

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